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LA NOSTRA NEWSLETTER

Al fine di rendere la “comunicazione” della Federazione al passo con i tempi, utile e veloce, si è pensato di redigere periodicamente una Newsletter.
L’iniziativa si prefigge principalmente di tenere aggiornate, in tempo reale, le sedi che operano sul territorio con notizie ed informazioni sia di carattere organizzativo interno sia su argomenti di interesse per la proprietà concedente la terra in affitto.

La Federazione con la newsletter intende anche fornire indicazioni ed informazioni ai proprietari concedenti la terra in affitto su tematiche di attualità relative ad aspetti giuridici, legislativi e fiscali.
Un rapporto diretto dunque con la base associativa nell’ottica di fornire un servizio qualificato alla categoria rappresentata.

16 febbraio 2024
newsletter n°1

CONSIGLIO DELLA PROPRIETÀ FONDIARIA NAZIONALE: IN PRIMO PIANO LE QUESTIONI EUROPEE CON RIFORMA PAC E GREEN DEAL

28 dicembre 2023
newsletter n°12

ISMEA: VIA LIBERA AI CONTRIBUTI DEL FONDO PER L’INNOVAZIONE IN AGRICOLTURA DEL 2023, CON DOTAZIONE DI 75 MILIONI DI EURO

20 ottobre 2023
newsletter n°11

ANTICIPI PAC 2023: AL VIA PAGAMENTO DI 2,4 MILIARDI DI EURO PER CIRCA 722 MILA AZIENDE A SOSTEGNO DELLE NUOVE SFIDE DELL’UE

20 settembre 2023
newsletter n°10

VENDEMMIA 2023: VERSO PRODUZIONE DI 44 MILIONI DI ETTOLITRI CON UN RACCOLTO STABILE AL NORD E IN CALO AL CENTRO-SUD

8 settembre 2023
newsletter n°9

MERCATO FONDIARIO E DEGLI AFFITTI IN ITALIA NEL 2022:CRESCE L’ATTIVITÀ DI COMPRAVENDITA, MA L’INFLAZIONE SI FA SENTIRE

4 agosto 2023
newsletter n°8

PAPA FRANCESCO ALLA GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTÙ: “SOGNO UN’EUROPA CHE ACCENDA LE LUCI DELLA SPERANZA”

14 luglio 2023
newsletter n°7

GREEN DEAL: MISURE SU SISTEMI ALIMENTARI PIù RESILIENTI CON LE NUOVE TECNICHE GENOMICHE E USO SOSTENIBILE DEL SUOLO

19 giugno 2023
newsletter n°6

RIUNIONE INFORMALE DEI MINISTRI DELL’AGRICOLTURA DELL’UE: FOCUS SU POTENZIALITà DEL SETTORE PER TRANSIZIONE VERDE

15 maggio 2023
newsletter n°5

CRISI IDRICA: PRIMA RIUNIONE DELLA CABINA DI REGIA, AVVIATO SNELLIMENTO PROCEDURE AMMINISTRATIVE PER GLI INTERVENTI

31 marzo 2023
newsletter n°4

CONSIGLIO FEDERAZIONE: IN PRIMO PIANO AFFITTO, PAC 2023-2027, PNRR, ADEMPIMENTI STATUTARI E CONFERENZA ORGANIZZATIVA

14 marzo 2023
newsletter n°3

CENSIMENTO ISTAT DELL’AGRICOLTURA ITALIANA DEL 2020: LA SAU IN AFFITTO RAPPRESENTA IL 50% DELLA SUPERFICIE TOTALE

17 febbraio 2023
newsletter n°2

ISMEA: PARTE “GENERAZIONE TERRA”, NUOVA MISURA DEDICATA ALL’ACQUISTO DEI TERRENI DA PARTE DEI GIOVANI AGRICOLTORI

13 gennaio 2023
newsletter n° 1

POLITICA AGRICOLA COMUNE: CON IL PRIMO GENNAIO 2023 PARTE LA PROGRAMMAZIONE 2023-2027, PREVISTE RISORSE PER 307 MILIARDI

13 dicembre 2022
newsletter n° 8

POLITICA AGRICOLA COMUNE (PAC) 2023-2027: UE, APPROVATO IL PIANO STRATEGICO DELL’ITALIA PER CIRCA 27 MILIARDI DI EURO

5 ottobre 2022
newsletter n° 7

PROPRIETÀ FONDIARIA: VERSO NUOVA ANNATA AGRARIA 2022/2023. L’AFFITTO STRATEGICO PER LO SVILUPPO DEL MONDO RURALE

6 settembre 2022
newsletter n° 6

VENDEMMIA 2022: IL CREA ANALIZZA I PRIMI DATI ED ELABORA LE TENDENZE. VERSO UNA ANNATA CONDIZIONATA DALLA SICCITÀ

21 luglio 2022
newsletter n° 5

ISTAT, 7° CENSIMENTO GENERALE DELL’AGRICOLTURA ITALIANA: MENO AZIENDE AGRICOLE MA PIù TERRENI CONCESSI IN AFFITTO

24 giugno 2022
newsletter n° 4

PROPRIETÀ FONDIARIA: BISCARETTI CONFERMATO PRESIDENTE NAZIONALE. PARTE PROGRAMMAZIONE PER IL TRIENNIO 2022-2024

16 maggio 2022
newsletter n° 3

ASSEMBLEA DELLA FEDERAZIONE: RELAZIONE DEL PRESIDENTE BISCARETTI E RINNOVO CARICHE SOCIALI PER TRIENNIO 2022-2024

29 marzo 2022
newsletter n° 2

CONSIGLIO DIRETTIVO FEDERAZIONE: IN PRIMO PIANO QUESTIONI ECONOMICHE E GEOPOLITICHE, CON FOCUS SULLA RIFORMA PAC

15 febbraio 2022
newsletter n° 1

PIANO STRATEGICO NAZIONALE DELLA PAC 2023-2027: FOCUS SU SVILUPPO RURALE, GIOVANI, SOSTENIBILITà E AGRICOLTURA BIO

IN PRIMO PIANO

L’Ue accelera sulla transizione: natura, emissioni e “case green”

di ANTONIO OLIVA

L’obiettivo ambizioso che l’Unione europea si è posto è quello della neutralità climatica entro il 2050; tale obiettivo ha portato a delineare alcune strategie molto rigide sulla transizione ambientale ed energetica. Occorre poi ricordare che l’Unione europea si appresta a rinnovare gli Organi istituzionali con l’elezione del nuovo Parlamento europeo e la nomina della nuova Commissione: l’elezione dell’Europarlamento avverrà nel prossimo mese di giugno in tutta Europa.

In questa fine di legislatura tuttavia il Parlamento europeo ha assunto delle decisioni molto importanti che comportano impegni gravosi per i cittadini europei in generale e per gli agricoltori in particolare. Ci riferiamo specificatamente alle recenti norme sul ripristino della natura, sulla riduzione dell’inquinamento dell’industria e delle grandi aziende zootecniche e sulla efficienza energetica degli edifici, le cosiddette “case green”.

Il Parlamento europeo ha approvato infatti il 27 febbraio scorso, in seduta plenaria con 329 voti favorevoli, 275 contrari e 24 astensioni, la proposta di regolamento sul ripristino della natura (Nature Restoration Law) che mira a garantire il ripristino degli ecosistemi degradati in tutti i Paesi dell’Ue, a contribuire al raggiungimento degli obiettivi europei in materia di clima e biodiversità e a migliorare la sicurezza alimentare.

Per conseguire gli obiettivi fissati dall’Unione europea, entro il 2030 gli Stati membri dovranno ripristinare il buono stato di salute di almeno il 30% degli habitat contemplati dalla nuova legge. Questa percentuale aumenterà poi al 60% entro il 2040 e al 90% entro il 2050. In linea con la posizione del Parlamento, fino al 2030 la priorità andrà accordata alle zone Natura 2000. I Paesi dell’Ue dovranno garantire che le zone ripristinate non tornino a deteriorarsi in modo significativo. Inoltre, dovranno adottare piani nazionali di ripristino che indichino nel dettaglio in che modo intendono raggiungere gli obiettivi.

Inoltre, il Parlamento europeo ha approvato in via definitiva il 12 marzo scorso l’accordo raggiunto con gli Stati membri sulla revisione della direttiva sulle emissioni industriali (IED) con 393 voti favorevoli, 173 contrari e 49 astensioni.

La nuova legge, che si pone l’obiettivo di ridurre le emissioni nocive degli impianti industriali e dei grandi allevamenti di suini e pollame per proteggere la salute umana e l’ambiente, prevede di estendere le misure sulle emissioni industriali agli allevamenti di suini con più di 350 Unità di bestiame adulto (Uba). Sono escluse le aziende che allevano suini in modo estensivo o biologico, e quelle che lo fanno all’esterno per un periodo di tempo significativo su un anno. Per il pollame, la direttiva si applica alle aziende con galline da uova in numero superiore alle 300 Unità, e alle aziende con polli da carne con più di 280 Unità. Per le aziende che allevano sia suini che pollame, il limite sarà di 380 Unità di bestiame adulto complessive.

La Commissione valuterà, entro il 31 dicembre 2026, se intervenire anche sulle emissioni derivanti dall’allevamento di bestiame, come i bovini, e la possibile istituzione di una clausola di reciprocità per garantire che i produttori al di fuori dell’Ue soddisfino requisiti simili alle norme europee quando esportano verso l’Ue.

L’Aula plenaria di Strasburgo ha adottato poi, sempre il 12 marzo scorso, in via definitiva le nuove regole per ridurre il consumo energetico e le emissioni di gas a effetto serra del settore edilizio.

La direttiva, denominata “case green”, che è stata approvata con 370 voti favorevoli, 199 voti contrari e 46 astensioni, si pone lo scopo di una revisione della normativa sulla prestazione energetica nell’edilizia, con l’obiettivo di ridurre progressivamente le emissioni di gas serra e i consumi energetici nel settore edilizio entro il 2030 e pervenire alla neutralità climatica entro il 2050.

Secondo la nuova normativa, tutti i nuovi edifici dovranno essere a emissioni zero a partire dal 2030. In particolare, per gli edifici residenziali, i Paesi membri dovranno adottare misure per garantire una riduzione dell’energia primaria media utilizzata di almeno il 16% entro il 2030 e di almeno il 20-22% entro il 2035. La nuova normativa non si applica agli edifici agricoli e agli edifici storici, e i Paesi membri possono decidere di escludere anche gli edifici protetti per il particolare valore architettonico o storico, gli edifici temporanei, le chiese e i luoghi di culto.

Occorre infine evidenziare che, sempre nel merito delle questioni europee, di recente Mario Draghi ha sostenuto che per completare la doppia transizione energetica e digitale nell’Ue servono investimenti per almeno 500 miliardi di euro l’anno. Questa valutazione è stata espressa in vista della presentazione del Rapporto sulla competitività dell’economia dell’Unione europea, chiesto dal Presidente dell’Esecutivo di Bruxelles, Ursula von der Leyen.

Le somme da mobilitare, secondo le indicazioni di Draghi, non sono compatibili con l’attuale dimensione del bilancio dell’Unione, che è nell’ordine dell’1% del prodotto interno lordo dei 27 Stati membri, ma allo stesso tempo superano anche le capacità di spesa a livello nazionale. In particolare, dovrà essere affrontato il tema dei costi dell’adesione di Ucraina, Moldavia e di alcuni Paesi dell’area dei Balcani. Stando alle stime elaborate dal Segretariato generale del Consiglio della Ue, solo l’estensione all’Ucraina della vigente Politica Agricola Comune (PAC) determinerebbe maggiori spese nell’ordine di 100 miliardi di euro in sette anni. A bilancio invariato, gli aiuti diretti destinati agli agricoltori dei 27 Stati membri dovrebbero essere tagliati del 20%. A tale proposito, occorre ricordare che l’incidenza degli stanziamenti per la PAC sul bilancio totale è già stata ridotta della metà: dal 60 al 30%. Ulteriori tagli metterebbero a rischio l’efficacia della politica agricola e la capacità del settore di garantire, assieme alle altre parti della filiera, la sicurezza alimentare.

Lo scenario sin qui delineato, a nostro avviso, desta molte preoccupazioni, non solo per il mondo agricolo ma, più in generale, per tutti i cittadini europei.

L’auspicio è che con il prossimo rinnovo degli Organi istituzionali dell’Unione europea si possano rivedere alcune strategie, nell’ambito della transizione ambientale ed energetica, che ad oggi costituiscono vincoli e oneri eccessivi da sostenere.

Milano, 15 marzo 2024

COMUNICATI STAMPA

Consiglio della Proprietà Fondiaria Nazionale: focus sull’evoluzione dell’affitto in agricoltura

29/03/2023

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27/04/2021

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06/10/2020

Cambio al vertice della Proprietà Fondiaria: Biscaretti di Ruffia nuovo Presidente Nazionale

26/06/2019

RASSEGNA STAMPA

Agra Press
9 agosto 2021

Mondo Agricolo
maggio 2021

Agra Press
26 febbraio 2021

Agra Press
1 febbraio 2021